L'agenda da segretario in pectore della Nato di Draghi tra la bella Sanna Marin e i leader i Macedonia e Georgia
La antagonismo in Ucraina sta cambiando la geografia della Ue, della Nato e degli approvvigionamenti energetici. Le spinte vedono la Svezia e la Finlandia bussare tangibilmente alle porte della Nato; Kiev, Georgia e i Paesi balcanici vorrebbero avvicinarsi alla Ue; l'Italia e, più in generale l'Europa, vorrebbero ridurre la propria dipendenza dal gas russo. L'agenda cosmopolita del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, si muove su queste tre direttrici: mercoledì 18 a palazzo Chigi ci sarà l'incontro con la giovane premier socialista finlandese, Sanna Marin.
Il vertice della Nato sarà a Madrid il 29 e 30 giugno. La prospettiva Unione Europea può essere la chiave di lettura degli incontri che Draghi avrà il 23 maggio a Roma con il premier bulgaro Petkov, il 24 maggio, sempre a Roma, con il premier della Macedonia del Nord Kovachevski, il 7 giugno a Roma la Presidente della Georgia Zourabichvili (sono in puro miglioramento anche le relazioni tra Nato e Georgia).
A destare attenzione, in particolare, è il ricevimento dell'avvenente Sanna Marin. Come scrive il Foglio, si tratta anche di "un messaggio che l’Italia spedirà alla Russia. Immaginate la foto dei due insieme appena – cioè subito – le vedranno a Mosca. Una finlandese a Roma. Con un capo del governo che tiene la barra dritta sulla Nato, reduce da una visita alla Casa Bianca e con un’agenda cosmopolita che torna a farsi fitta".
Un messaggio diretto motlo forte che si somma anche all'incontro coi rappresentanti di Skopje e Tbilisi, in cui Draghi facendosi alfiere di Joe Biden parlerà di un ulteriore allargamento della Nato. Più che l'agenda di un premier, sembra l'agenda del prossimo segretario generale della Nato in pectore. Prevedibile che in Russia non siano particolarmente felice delle mosse dell'Italia.
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